mercoledì 30 marzo 2011

Assignement 3

Carissimo Prof.re ,
probabilmente sono un “caso anomalo” della sua blogoclasse, questo perché il mio PLE è differente da quello della maggior parte degli utenti dei neo-nati blog della Primavere 2011.
Sono un “caso anomalo” per il semplice fatto di non essere nata a Firenze. Provengo da Reggio Calabria (una delle città più belle del Sud della nostra penisola) e come ogni buona Calabrese la mia famiglia è moltoooo allargata.
Non tanto il nucleo famigliare vero e proprio, siamo 4+1 contando il mio cagnolino, ma l’intera parentela. Leggendo prima le sue parole, poi i vari commenti e, infine, parlando con i miei colleghi delle abitudini che possiedono mi sono resa conto di quanto diverso possa essere il mio PLE!
Sono tra le persone fortunate che possiede dei nonni fantastici e che fin da piccola è rimasta affascinata dalle storie sui tempi di guerra, dal perché il muschio cresca da una precisa parte del tronco degli alberi, dal capire come non perdersi nel bosco o, più semplicemente, dalla storia dei tre porcellini e via discrorrendo…
Sono una di quelle persone che da piccola andava nei boschi e, dopo essersi sentita dire per l’ennesima volta “attenta ad attraversare il fiumiciattolo sulle pietre perché sono scivolose”, puntualmente cadeva! Sono una di quelle persone che Natale non è Natale senza i suoi 20 cugini e Pasqua non è Pasqua senza il mega uovo portato da mio zio. =)
Quello che ho detto sembrerà sciocco e poco inerente alla sua richiesta ma per me non lo è! Spesso da quando sono qui ho notato come le mie abitudini sono diverse, qui a Capodanno si sta con gli amici e non con i parenti (e dopo con gli amici), Pasqua e Pasquetta altrettanto e, spesso, le famiglie non sono poi così grandi!
Tutto ciò non fa di me una persona migliore, ma fa di me una persona sicuramente diversa. Sono andata alle superiori ad un liceo scientifico e, leggendo le sue parole sull’istruzione mi sono resa conto di come, ahimè, questa non cambi da nessuna parte.
Pur avendo fatto lo scientifico se mi viene detto di spiegare il teorema di Rolle mi troverei in serio disagio non sapendo più da dove cominciare.
Manca l’interattività e, come detto da una ragazza in uno dei commenti, dopo un esame si deve resettare tutto per lasciar spazio ad altre nozioni da ricordare.
Al contempo, però, mi sono resa conto che il mio liceo non è proprio da buttare. Durante il percorso di studi ho avuto la fortuna-sfortuna di incontrare una delle Prof.sse più str**** (mi perdoni!) ma al contempo più straordinarie possibili…una di quelle donne che una mia amica di Uni definirebbe “GRANDE DONNA!”.
A suo modo, mi ha rivelato e trasmesso la passione per la letteratura. E, così, pur uscendo da uno scientifico non ricorderò il teorema di Rolle ma so a memoria alcuni versi della Divina Commedia e il perché dell’uso di alcune metafore rispetto ad altre, so il perché del pessimismo Leopardiano e so che D’Annuzio ha coniato il termine Tramezzino e Rinascente!
E tutto questo perché le sue lezioni erano diverse dal normale…non erano mnemoniche ma erano piene di passione per la materia e per i suoi studenti. E’ stata lei ad aprirmi gli occhi sul fatto che la Divina Commedia è attualizzabile al massimo e su come ogni casa faccia può trovare un perché e un per come in opere del passato.
Sono stata fortunata!...il mio PLE è davvero ricco di persone sparse per l’italia e per il mondo (alcuni cugini) che ,con le loro vite riescono a trasmettermi un punti di vista del mondo diverso. Sono stata fortunata perché la mia esperienza scolastica non è tutta da buttare…sono stata fortunata perché leggendo i vari commenti mi sono resa conto che ciò che mi circonda sono tanti “punti caldi” e io ne faccio parte.
Il mio blog non sarà il massimo e probabilmente non sarà la miccia che farà esplodere l’esponenziale ma è pur sempre un nodo del grande universo blogoclasse che a suo modo (spero) contribuirà a vivere internet non come un mezzo attraverso il quale scrivere, solo, un documento word o rintracciare gli appunti per un esame. Internet, infatti, è un mezzo che VA VISSUTO…è un po’ come una gallina vecchia, fa sempre buon brodo! E più è vecchia e “utilizzata” più il brodo sarà buono! (Mi scuso per la metafora macabra e davvero terra…terra).
Caro Proff.re vorrei dire l’ultima cosa prima di concludere il mio commento che sta diventando davvero troppo lungo!
Leggendo il materiale da lei fornito mi è venuto in mente un libro splendido: “Il piccolo principe” di Antoine De Saint-Exupéry.
Inizialmente lei parla di internet e di come sia un mezzo da coltivare. In parallelo troviamo il piccolo principe che parla del suo pianeta e di come debba essere curato e di come il suo fiore debba essere  protetto dai baobab e curato.
Successivamente, lei ha parlato di come l’insegnamento sia sempre più teorico e poco pratico (Donna Mimma per intenderci)…e nel Piccolo Principi troviamo (sul sesto pianeta che il bimbo esplora) la figura del Geografo, un uomo che vive nei sui libri ma non saprebbe dire se sulla Terra ci sono dei mari e siano belli o brutti.
E, infine, il fatto di curare il proprio PLE e contribuire a creare qualcosa su internet!Una sorta di orto da curare, e nel piccolo principe troviamo la sua rosa e il concetto di addomesticamento della volpe…
Poi soggiunse: "Và a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto". 
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
 
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo".
 
E le rose erano a disagio.
 
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perchè è lei che ho innaffiata. Perchè è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perchè è lei che ho riparata col paravento. Perchè su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è la mia rosa".
 
E ritornò dalla volpe.
 
"Addio", disse.
 
"Addio",...disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
 
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.
 
"È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
 
"È il tempo che ho perduto per la mia rosa... " sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
 
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa... "
 
"Io sono responsabile della mia rosa... " ripetè il piccolo principe per ricordarselo.
E con ciò mi scuso per la lunghezza del post, sperando di essere stata un piccolo hot spot!!! =)

2 commenti:

  1. Sono rimasto senza parole praticamente dopo aver letto il post..davvero Vale..intanto mi hai fatto venire in mente l'esperienza scolastica (SPLENDIDA)..eh anke tutto il resto..il PLE..:) i parenti..i momenti vissuti..le abitudini..gli amici..i ricordi..insomma davvero un Post Memorabile..=D Complimenti!!! Jtm..:)

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  2. vale;)grazie per la citazione..bel blog, GRANDE DONNA!!!eheh:)

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